Perché ha ancora senso scrivere una lettera
6 Ottobre 2015

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Non so quanti anni tu abbia e non so se hai mai provato l’emozione di aprire la cassetta della posta e trovare una lettera scritta apposta per te. Be’, io l’ho provata e me la ricordo ancora!
Correvo in camera mia, aprivo la busta e leggevo la lettera tutto d’un fiato. Poi la rileggevo con calma, più e più volte, fino a impararne addirittura certi passi a memoria, e soprattutto la conservavo gelosamente in una mia scatola segreta.
Allo stesso modo ricordo bene l’impegno profuso nello scrivere lettere io stessa, a una amica o a un innamorato, scegliendo le parole giuste, evitando le ripetizioni, curando la calligrafia e cercando di non macchiare il foglio.
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Oggi le lettere scritte a mano non si usano quasi più, ma per fortuna non si è affievolito in noi il bisogno di comunicare le nostre emozioni. Lo facciamo continuamente, con i messaggini su WhatsApp, con i Like su Facebook, con i biglietti di auguri nelle occasioni importanti.
Sono tutti mezzi validi, ma in genere si adattano a comunicazioni veloci, con frasi brevi e faccine che esprimono simpaticamente i nostri stati d’animo. E soprattutto durano poco: il tempo di una visualizzazione e poi si perdono nei meandri di una cronologia.
Invece a volte abbiamo bisogno di tirare fuori le nostre emozioni, di metterle in riga proprio su una pagina, nero su bianco, per guardarle meglio, per riflettere o per far riflettere.
E allora scrivere una lettera ha ancora un senso, più per noi che le scriviamo, forse, che per chi le riceverà, a prescindere dallo strumento che usiamo per farlo.
Perché scrivere una lettera
Scrivere una lettera è innanzitutto uno straordinario strumento di autoanalisi e di riflessione.
Mai come di fronte a un foglio (o uno schermo) bianco i nostri pensieri si dipanano e si rivelano le nostre vere intenzioni.
Scrivere una lettera, poi, è un atto di grande generosità nei confronti del destinatario perché mentre scriviamo pensiamo costantemente a lui che ci leggerà, alle reazioni che avrà, a cosa penserà di noi.
Inoltre, scrivere una lettera è un gesto che dilata il tempo e lo moltiplica: c’è infatti il tempo di chi scrive, un tempo lungo e riflessivo, alla ricerca di un equilibrio perfetto tra detto e non detto, e c’è poi il tempo di chi legge, a volte rapido e curioso, a volte rilassato e compiaciuto.
E infine c’è il tempo della memoria, quello in cui la lettera continuerà a vivere per chi l’ha scritta e per chi l’ha ricevuta, custodita gelosamente in un cassetto, ripresa in mano più volte per essere letta e riletta, o semplicemente impressa nella mente.
Come scrivere una lettera
L’unica regola per scrivere una lettera è quella di essere se stessi, spontanei e onesti.
Certo, a seconda delle occasioni per le quali si scrive, ci possono essere delle formule più adatte, uno stile più consono, ma in genere quando si parla di lettere informali ciò che conta è esprimere i propri sentimenti in modo semplice e diretto.
Se pensi di non essere capace di scrivere una bella lettera, se non l’hai mai fatto e non sai da dove cominciare o se vuoi essere sicuro che il tuo testo sia privo di errori, puoi sempre rivolgerti a un professionista della scrittura che scriva la lettera per te, rispettando le tue indicazioni e il tuo stile.
Ma il mio consiglio è quello di provarci da solo, perché nessuno meglio di te può spiegare ciò che pensi e senti.
Puoi scrivere:
Le sfumature sono infinite, come le emozioni che puoi comunicare.
Se non hai mai scritto una lettera per esprimere le tue emozioni, ti consiglio di provare a farlo almeno una volta nella vita: scoprirai che scrivere una lettera è il più bel regalo che puoi fare a te stesso e al tuo destinatario.
Risorse Utili
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