Come scrivere un manuale - Libroza
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Come scrivere un manuale

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Se sei esperto in un settore specifico puoi avere avuto più volte la voglia di scrivere un manuale. Perché quelli in commercio non sono fatti bene, perché sei stufo di dare dispense fotocopiate ai tuoi corsisti, perché hai già un blog e vuoi dare ai tuoi lettori un approfondimento in più, o per qualsiasi altro motivo.

Del resto basta andare in una qualsiasi libreria o sfogliare le pagine di Amazon per vedere quanto è ricco il reparto dedicato alla manualistica (chiamato anche non-fiction). Che si parli di cucina, crescita personale, giardinaggio o yoga, il mercato editoriale sforna sempre più manuali.

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Il settore quindi è in crescita e se tu pensi di avere le competenze giuste fai bene a scrivere un manuale: su quegli scaffali (reali o virtuali) c’è spazio per tutti.

Se non sai come scrivere un manuale o se non hai tempo per farlo posso scriverlo io per te. Se invece vuoi cimentarti in prima persona nella stesura di un manuale, questa breve guida può aiutarti nella realizzazione del tuo obiettivo.

1. Scegli con cura l’argomento

Prima di scrivere un manuale scegli con cura l’argomento che vuoi trattare.

Può sembrare un’indicazione sciocca, ma non lo è. Devi decidere esattamente di cosa vuoi parlare, il che significa delimitare l’ambito del tuo discorso e avere ben chiaro in testa anche ciò di cui NON vuoi parlare.

Uno degli errori più frequenti che trovo nei testi che edito, infatti, è la tendenza degli autori a voler parlare di tutto, a voler accennare a tutti gli aspetti di un argomento, senza però poterli poi approfondire.

La voglia di dimostrare che tu sai tante cose non deve prevalere sul vero scopo di un manuale: insegnare al lettore qualcosa che lui non sa.

Quindi meglio restringere il campo, affrontare un argomento specifico e affrontarlo in profondità, piuttosto che parlare di tutto un po’ senza dare al lettore informazioni davvero utili.

2. Stabilisci il tuo target

Il secondo passaggio fondamentale per scrivere un manuale è definire il pubblico a cui è rivolto. La scelta degli argomenti da trattare, la profondità di analisi con cui li affronterai e lo stile che adotterai dipenderanno infatti dal target che vuoi raggiungere.

Un manuale per principianti dovrà partire dalle basi per la materia, fare molti esempi pratici e utilizzare un linguaggio semplice introducendo i termini specifici poco alla volta. Un manuale rivolto a un pubblico già formato, invece, presuppone che i lettori abbiano delle competenze in materia e quindi può dare per scontate alcune informazioni di base e può adottare fin da subito il lessico specifico del settore.

Dopo aver stabilito a quale fascia di lettori vuoi rivolgerti è opportuno che tu lo dica apertamente, in modo che un lettore curioso che si avvicina al tuo libro sappia subito riconoscere se fa per lui oppure no. Inserisci dunque nel titolo (o nel sottotitolo, o nell’abstract di quarta di copertina) una indicazione chiara che aiuti il lettore a orientarsi. Espressioni “per principianti”, “per esperti”, oppure “corso base”, “livello avanzato” sono apprezzate e inequivocabili.

3. Studia gli avversari

Dopo aver stabilito il tuo argomento e il tuo pubblico di riferimento, guardati intorno e cerca quanti e quali manuali già esistono in commercio sullo stesso tema.

Se ne esistono già tanti non significa che tu non possa scrivere il tuo: magari il tuo punto di vista è innovativo, la tua capacità di spiegare le cose è migliore di quella degli altri e la tua competenza in materia più profonda.

Se ci sono pochi manuali in commercio che affrontano l’argomento che vuoi trattare tu potrebbe significare che non c’è un mercato molto ampio per quella tematica, ma potrebbe anche trattarsi di un campo nuovo, tutto da esplorare, in cui tu sei pioniere. Quindi non ti scoraggiare!

In ogni caso, però, prima di organizzare il tuo manuale leggi quelli degli altri (almeno l’indice) per vedere come affrontano la materia e come strutturano i capitoli. Ti servirà ad avere le idee più chiare su quello che vuoi fare.

4. Raccogli il materiale

Se sei esperto in una materia potresti pensare di aver già dentro di te tutte le informazioni necessarie per scrivere un manuale.

Non è così. Durante la fase di scrittura potranno esserti utili citazioni, indirizzi internet, definizioni, libri da suggerire ai lettori per approfondire l’argomento, o tante altre piccole cose. Cercare di volta in volta quello che ti serve può portarti via molto tempo e soprattutto può distrarti dal processo di scrittura.

Prepara quindi tutto il materiale in anticipo e tienilo pronto.

Nella stesura del testo potrai decidere di citare le tue fonti con le note a piè di pagina, a mano a mano che le usi, oppure raggrupparle in fondo al libro in una pagina dedicata alla bibliografia.

Nella raccolta del materiale pensa anche alle immagini. Ci sono immagini, grafici o schemi che possono accompagnare le tue spiegazioni e renderle più chiare? Che ne dici di spezzare blocchi di testo troppo lunghi con immagini pertinenti che rendano il manuale più fruibile? E quale immagine hai pensato per la tua copertina?

5. Organizza la scaletta degli argomenti e imposta l’indice

Per scrivere un manuale efficace la fase di organizzazione degli argomenti va affrontata molto seriamente. Non si può scrivere un manuale senza un progetto chiaro di quello che si vuole dire, come e a chi.

Purtroppo la mia esperienza di editor mi dice che questa fase è spesso sottovalutata o del tutto ignorata. Molti si sentono esperti nella loro materia e si lanciano nella scrittura di un manuale pensando che sia come fare una chiacchierata con un amico (alcuni trascrivono letteralmente lezioni tenute a braccio) o si limitano a fare un collage di articoli scritti in precedenza senza verificare la logica e la coerenza del testo che ne esce.

Il problema è proprio questo: sapere le cose non significa saperle spiegare!

Tu puoi essere un grande esperto della tua materia, ma se non sai spiegarne i concetti in ordine logico (premesse-conseguenze, causa-effetto) e con un linguaggio chiaro, nessuno ti capirà.

Quindi, se il tuo scopo è scrivere un manuale che sia letto e apprezzato dal pubblico, prendi molto seriamente la fase di progettazione.

Stendi un elenco dei contenuti principali; poi, per ciascuno di questi, aggiungi i sottoargomenti. Usa elenchi puntati o numerati, che ti aiutano a visualizzare la struttura degli argomenti. Più riesci a scendere nel dettaglio, più facile sarà il lavoro di scrittura.

Così facendo organizzerai una scaletta di argomenti che corrisponde all’indice dei capitoli e dei sottocapitoli del tuo libro.

Chiediti a ogni passo se gli argomenti sono disposti nell’ordine giusto: se per capire i contenuti del capitolo 5 bisogna leggere le spiegazioni contenute nel capitolo 7, allora c’è qualcosa che non va.

6. Scrivi 

Come vedi la fase preparatoria per scrivere un manuale è molto lunga. Ma è fondamentale. Non si può scrivere un manuale di getto, seguendo l’onda dell’ispirazione. Un manuale va organizzato e strutturato.

Per questo spesso accade che la fase di preparazione (selezione dell’argomento, analisi del target e dei competitor, raccolta e organizzazione del material) duri molto più della fase di scrittura vera e propria.

Anzi, se hai fatto bene tutto il lavoro preparatorio, la fase di scrittura non dovrebbe portarti via molto tempo. Hai già deciso cosa dire, ora basta che tu lo metta per iscritto!

Ma come si scrive un manuale?

Ti ricordi la frase che Denzel Washington ripeteva sempre a Tom Hanks nel film Philadelphia? «Spiegamelo come se avessi 2 anni, ok?»

Ecco, un manuale dovrebbe essere scritto così: in modo chiaro e comprensibile da tutti.

Con questo non voglio dire che tu debba trattare il tuo lettore come uno sciocco, ma devi sempre ricordarti che il tuo scopo è spiegare, ovvero insegnare qualcosa a qualcuno che non la sa.

Quindi usa un linguaggio chiaro, senza frasi troppo lunghe o contorte. Adotta i termini specifici della materia, ma la prima volta che li introduci spiegane il significato, soprattutto se ti rivolgi a un pubblico di principianti.

Fai esempi pratici e se usi le similitudini assicurati che siano davvero di uso comune: non c’è cosa peggiore che cercare di spiegare un concetto difficile con un paragone che nessuno capisce.

Decidi che persona usare, il “tu”, il “voi” o il “noi”, e sii coerente con la tua scelta per tutto il libro.

Io ti consiglio di usare il “tu” perché, sebbene tu voglia rivolgerti a una platea, in realtà ogni lettore legge da solo e se usi il “tu” egli sentirà che ti stai rivolgendo proprio a lui. In alcuni passaggi potrai usare il “noi” se immagini di metterti accanto al lettore e vuoi indicare che tu e lui fate parte di uno stesso gruppo.

Le forme verbali impersonali (“si deve”, “si fa”) sono invece preferibili nel caso tu stia scrivendo un manuale tecnico o accademico.

Infine, per quanto riguarda lo stile, sta a te decidere il grado di formalità da adottare nel tuo manuale. In genere i manuali divulgativi si rivolgono al lettore con una certa familiarità.
Il rischio però è quello di cadere nelle forme colloquiali, poco adatte a testi non-fiction, o di voler fare i simpaticoni e fare battute alle quali il lettore non riderà.

Hai mai letto i libri dei comici? Quando li ascolti in tv ti fanno ridere a crepapelle, ma se poi leggi gli stessi monologhi in un libro a mala pena sorridi.

Per evitare questo rischio immagina semplicemente di parlare a una persona che condivide la tua stessa passione ma che hai conosciuto da poco: le dai del tu e cerchi di coinvolgerla nel tuo discorso, ma non ti permetti la confidenza che avresti con un vecchio amico.

7. Correggi, correggi, correggi

Non smetterò mai di insistere sulla necessità di un editing accurato per ogni testo che si voglia rendere pubblico.

Se vuoi scrivere un manuale considera quindi anche l’editing e la correzione di bozze nella programmazione delle fasi del lavoro.

Se puoi affidati a un editor professionista, altrimenti fai leggere il tuo libro a due o tre persone diverse di cui ti fidi. Se non sanno nulla dell’argomento trattato nel manuale, meglio! Saranno le tue cavie e potranno dirti con sincerità se i concetti sono esposti in ordine logico e con un linguaggio chiaro.

Del resto lo scopo di scrivere un manuale è trasmettere le tue conoscenze. Tieni a mente questo obiettivo e riuscirai nella tua impresa.

Ora che ho finito, ti chiedo un piccolo favore.
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